La zona del Verdicchio di Matelica è più interna e meno influenzata dal clima marino. Le escursioni termiche sono notevoli e vanno ad influenzare il profilo gustativo dei vini che si ottengono con queste uve. I suoli dei vigneti si trovano su una piana alluvionale con una quota media di 350 m.s.l.m. La vallata di Matelica è il prodotto dell’effetto erosivo dei corsi d’acqua sulla dorsale pedemontana di roccia calcarea e proprio la presenza di calcare sottolinea quella componente minerale ben evidente al gusto.

A Matelica il Verdicchio è capace di acquisire una grande complessità con la terziarizzazione. E' un po' disarmonico e scontroso in gioventù perchè è un vino ricco di acido malico e nonostante la fermentazione malolattica che quasi tutti i produttori lasciano sia svolta, il Verdicchio di Matelica dà il meglio di se dopo un certo affinamento quando nei vini migliori emerge assieme alla potenza dei profumi anche la finezza e l’eleganza.

Abbimo scelto dunque un base del 2009 e un riserva del 2007 perchè ci vuole del tempo prima che il vino si faccia pieno, complesso e armonico. Il Verdicchio di Matelica è un vino importante e di grande struttura. La Monacesca è una grandissima cantina di questa denominazione, si attiene a rese molto basse e vendemmia con un leggero ritardo ottenendo quindi maggior pienezza senza voler raggiungere una vendemmia tardiva. Le fermentazioni e le soste sui lieviti sono lunghe e arrivano anche a 18 mesi per il Mirum. Per valorizzare la tipicità del vitigno e del territorio si preferisce l'affinamento in acciaio e bottiglia senza fare ricorso al legno.