Questa sezione è dedicata ai grandi Roero e Roero riserva il cui vitigno principe è il nebbiolo. Questo vitigno è lo stesso che sta alla base di Barolo e Barbaresco ed è un vitigno molto difficile ed esigente. Se non ha una situazione pedoclimatica ottimale non si esprime al meglio. Inoltre avendo un ciclo vegetativo molto lungo è esposto ai rischi del clima, sia per le gelate primaverili che per le piogge autunnali. Va vendemmiato molto tardi perchè si cerca di portare le uve alla maturazione ottimale per aumentare il grado alcolico e bilanciare così la forte carica tannica e acida. Se però trova le condizioni ottimali, il nebbiolo sa regalare una ricchezza di profumi e una complessità come pochi altri.
Ricordatevi se vi è possibile di aprire la bottiglia qualche ora prima perchè i vini da nebbiolo appena aperti non rivelano subito tutti i profumi di cui sono capaci. Se avesse particelle in sospensione sarebbe opportuno travasarlo nel decanter, ma le annate che proponiamo non dovrebbero aver prodotto sedimenti perchè questi Roero invecchiano lunghi anni senza spogliarsi e guadagnando nei profumi.
I piatti che abbiamo proposto in abbinamento sono tipici piemontesi e alcuni proprio di matrice roerina, zona molto ricca anche dal punto di vista gastronomico e culturale. Alcuni di questi piatti hanno origini antiche e sapori particolari che meritano di essere conosciuti e tramandati.
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