Il Roero
Il Roero si sviluppa sulla riva sinistra del Tanaro albese, tra Langhe e Monferrato. Dalla strada principale che separa il Roero dalle Langhe si vedono le dolci colline con i bellissimi vigneti, ma addentratevi un po' tra Bra e Pocapaglia fino a Montà e a Cisterna, e rimarrete sorpresi dalle Rocche.
Sono le pareti di roccia che vedete nell'immagine qui a lato, ripide e scoscese con calanche e pinnacoli, e offrono un paesaggio suggestivo e selvaggio.
Il Roero deriva il suo nome dal nobile casato dei conti di Roero, feudatari di queste terre dal medioevo (sec. XIII) per diversi secoli, che hanno arricchito le colline e i villaggi con numerosi palazzi, torri e castelli.
Oltre alle colline vitate ci sono bellissimi boschi con castagni secolari, e più avanti verso il bacino del Po le terre si fanno più fertili e adatte per frutta e ortaggi.
I vini più importanti del Roero sono il Roero rosso da uve nebbiolo e il Roero arneis, un bianco profumato da bere giovane. Il Roero arneis ha rappresentato negli ultimi anni un importante fattore di rinascita per il territorio.
Altri vini presenti nel territorio del Roero sono la barbera, la favorita e il brachetto, che non avendo nel Roero una denominazione riconosciuta viene chiamato birbet. Nelle vicine Langhe, con Barolo e Barbaresco, il nebbiolo ottiene il massimo come struttura, complessità e potenza, ma non dobbiamo fare l'errore di cercare queste prerogative in un terroir come quello del Roero che è prezioso per proprietà differenti. Qui infatti i vini sono meno corposi ma con una piacevolezza immediata; i vini da uve nebbiolo solo molto diversi tra loro a seconda del suolo, ma nei luoghi più vocati sono sempre ricchi, complessi, fini ed eleganti e gradiscono un lungo invecchiamento per affinare i tannini che sono presenti nel vitigno in maniera sensibile. I vini del Roero sono più immediati da accostare rispetto ai vini di Langa che a volte vanno capiti ed interpretati. E' per questo che abbiamo deciso di iniziare il nostro percorso sul vitigno nebbiolo partendo dal Roero: questi vini hanno tutta la complessità e la profondità del nebbiolo ma con maggiore semplicità, e incontrano sempre senza riserve il favore di esperti e meno esperti. Inoltre la terra del Roero, ricca di sabbie di origini marine, conferisce ai vini caratteristiche uniche che li rendono perfetti per molti piatti della gastronomia piemontese.
Il Terroir
Il terroir, parola francese entrata oramai a far parte del vocabolario enologico anche in Italia, è un concetto ampio, che esprime il legame tra l'uomo e la sua terra. Riportiamo la bella definizione dell’Institut National des Appellations d`Origine (INAO):
`Le terroir est un espace géographique délimité où une communauté humaine a construit, au cours de l`histoire, un savoir intellectuel collectif de production, fondé sur un système d`interactions entre un milieu physique et biologique et un ensemble de facteurs humains, dans lequel les itinéraires socio-techniques mis en jeu, révèlent une originalité, confèrent une typicité et engendrent une réputation, pour un produit originaire de ce terroir'.
Il terroir è uno spazio geografico delimitato dove una comunità umana ha costruito, nel corso della storia, un sapere intellettuale collettivo di produzione, fondato su un sistema d`interazioni tra un ambiente fisico e biologico ed un insieme di fattori umani, dentro al quale gli itinerari socio-tecnici messi in gioco rivelano un'originalità, conferiscono una tipicità e generano una reputazione ad un prodotto originario di questo terroir.