Perché

Chi non conosce il Barolo, il Barbaresco o il Brunello ... per non parlare del Prosecco o del Moscato? Ma con che uve si fanno?
E quali sono i loro profumi ... e i sommelier li sentono davvero o li inventano per fare scena? E che dire dell'olio della tonda iblea, della bottarga di muggine sardo di Cabras o del parmigiano "vacche rosse"? Mai provati?
E la storia degli abbinamenti sarà poi vera?
Seguiteci ed andremo alla scoperta di prodotti e territori nei quali affondano le nostre radici culturali.

Questa iniziativa prende le mosse dalla mia simpatia per il vino. Il vino è un vero irriducibile. Geologi ne studiano i terreni, agronomi le pratiche di allevamento, enologi le migliori tecniche di vinificazione e i degustatori ne comprendono la struttura e gli aromi, ma ogni vendemmia è una sorpresa. C'è sempre nella realtà di ogni bottiglia qualcosa di misterioso che sfugge alle analisi ed è proprio quello che è capace di sorprendere, che dà carattere e anima ... e a dire il  vero le cose non stanno così anche fuori dal bicchiere ?

Non vogliamo però lasciarci guidare principalmente da un sentimento passeggero o dall'entusiamo di un momento. Come l'orecchio per la musica e l'occhio per l'arte anche il gusto si può educare e ringraziamo tutti gli specialisti come i geologi, gli agronomi e gli enologi che ci permettono di capire di più per apprezzare di più.

E più di tutti ringraziamo i produttori che ci mettono tutta la loro passione !

 

 

Letizia Zanone          
sommelier A.I.S.        
Ars Vivendi deviser